A Klimahouse l’edilizia incontra la certificazione PEFC
In Italia, gli edifici sono responsabili del 24,2% delle emissioni climalteranti: promuovere costruzioni in legno significa favorire il raggiungimento degli obiettivi della Direttiva Case Green. A fare il punto sul tema dell’edilizia in legno sarà PEFC Italia con il convegno “Edilizia sostenibile in legno, impatti, opportunità e valorizzazione ESG” che si svolgerà a Klimahouse giovedì 1° febbraio.
L’edilizia sostenibile in legno continua la sua crescita: il settore nel 2022 ha raggiunto in Italia i 2,3 miliardi di euro di fatturato (+15,8% sul 2021), in particolare grazie alla produzione residenziale (866 milioni di euro) che rappresenta il 7,2% di quella dei 27 Paesi Ue, pari a 12 miliardi complessivi. Le unità abitative in legno costruite in Italia hanno inoltre superato quota 3.600, un numero che consente al Paese di confermarsi terzo produttore di soluzioni abitative in legno, dopo Germania e Svezia e davanti all’Austria (dati Centro Studi di FederlegnoArredo).
Il legno rappresenta un materiale fondamentale per la decarbonizzazione del patrimonio edilizio italiano ed europeo: a livello dell’Unione Europea, gli edifici sono responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra legate all’energia; in Italia, il comparto contribuisce per il 27,9% alla domanda di energia e per il 24,2% alle emissioni climalteranti. A differenza di altri materiali da costruzione convenzionali, il legno sequestra il carbonio prima di essere utilizzato e ha la potenzialità di “imprigionarlo” – per il 50% del suo peso secco – per circa 100 anni negli edifici. In più, potrebbe far risparmiare fino al 40% delle emissioni di CO2 rispetto al calcestruzzo. Promuovere costruzioni in legno significa quindi anche contribuire al raggiungimento dell’obiettivo europeo della neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050 e, in Italia, di quelli indicati dalla Direttiva Case Green in Italia.
È urgente quindi investire per promuovere una nuova edilizia sostenibile basata sull’uso del legno. A fare il punto sarà il PEFC Italia, ente promotore della corretta e sostenibile gestione del patrimonio forestale, che organizza, con il sostegno di Klimahouse, il convegno “Edilizia sostenibile in legno, impatti, opportunità e valorizzazione ESG”. L’evento si svolgerà giovedì 1° febbraio (dalle ore 10 alle ore 13 presso la sala Ortles del MEC – Meeting & Events Center by FieraMesse di Fiera Bolzano) nell’ambito di Klimahouse, la fiera del costruire e del vivere bene che si terrà a Fiera Bolzano dal 31 gennaio al 3 febbraio 2024
“Perché il legno possa supportare la decarbonizzazione del settore dell’edilizia sarà fondamentale il contributo di tutta la filiera: dal legislatore agli Enti locali, dagli enti di certificazione della filiera forestale ai tecnici dell’edilizia”, spiega Marco Bussone, Presidente PEFC Italia. “Dobbiamo attuare pienamente, anche su questo fronte il Testo unico forestale e la Strategia nazionale, anche con nuovi incentivi fiscali per le ristrutturazioni di immobili green e antisismici. Ho proposto agli istituti di credito e all’ABI, associazione delle banche, specifici mutui a tasso zero per coloro che ristrutturano immobili aumentando tre o quattro classi energetiche. La Politica deve fare la sua parte. E l’edilizia in legno è determinante per le Green Communities, per i territori che stanno investendo 140 milioni di euro di PNRR per rendere più sostenibili tutte le iniziative delle comunità locali, Pubblica amministrazione, imprese, terzo settore. A Bolzano faremo il punto su tutto questo, rilanciando impegni e investimenti”.
Il convegno svilupperà il tema dell’uso del legno come materiale per la decarbonizzazione del patrimonio edilizio a partire dall’esempio della Giunta Provinciale di Bolzano, che nel giugno 2023 con una Delibera ha istituito un fondo a supporto dell’edilizia 2023-2030 per le costruzioni in legno e la promozione di questa tecnologia per lo stoccaggio a lungo termine del carbonio, in edifici o strutture pubbliche nella Provincia.
Lo strumento, dedicato all’edilizia pubblica, intende promuovere l’uso di legno locale e certificato e di altre materie prime a basso impatto di carbonio per raggiungere gli obiettivi climatici: tutto il legno impiegato deve avere un’origine locale, non superiore ai 500 chilometri di distanza dal cantiere e certificata dal bosco a tutta la catena di fornitura, dove le strutture devono essere realizzate con almeno 100 kg di legno per metro quadrato di superficie. In totale, si parla di 1,2 milioni di euro l’anno stanziati secondo precisi requisiti che non si limitano all’uso di materie prima a basso impatto ma anche alla quantità di carbonio in esse stoccate, per la precisione 500 euro per ogni tonnellata di carbonio sequestrato a lungo termine.
“Quello che arriva dalla provincia autonoma di Bolzano – che ha oltre l’80% dei suoi boschi certificati PEFC – è un segnale molto forte: da una parte dimostra l’importanza dell’utilizzo delle risorse forestali locali come strumento di volano dell’economia e dell’edilizia, dall’altra evidenzia la necessità di creare una filiera che coinvolga tutti gli attori in un percorso di sostenibilità che è ben rappresentato dallo standard di certificazione forestale PEFC”, dichiara Antonio Brunori, Segretario Generale del PEFC Italia. “Klimahouse rappresenta un luogo privilegiato per ribadire questo messaggio e puntare i riflettori su un settore strategico per il nostro Paese”.
All’evento organizzato da PEFC Italia in collaborazione con Klimahouse prenderanno parte: Prof. Guido Callegari (Politecnico di Torino), Luigi Torreggiani (Compagnia delle Foreste), Antonio Brunori (PEFC Italia), Dario Trabucco (IUAV Venezia) e Francesco Gasperi (Habitech).
Seguirà una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Maria Chiara Voci, a cui interverranno Piero Balanza (Filiera Legno Veneto), Michael Stauder (IDM Südtirol – Alto Adige), Angelo Luigi Marchetti (Associazione Nazionale delle Industrie del Legno), Mauro Carlino (Arca – HABITECH), Angelika Aichner (Provincia di Bolzano).
Il convegno sarà accreditato per i crediti formativi dell’ordine dei Dottori agronomi e forestali e degli architetti ed è stato richiesto l’accreditamento all’ordine degli ingegneri.