In forte aumento il credito al consumo per gli arredi
Dall’era del possesso a quella dell’utilizzo con un impatto positivo sul pianeta e sul portafoglio.
Anche in fatto di casa, Millennials e Gen Z sembrano aver sviluppato una filosofia di vita diversa rispetto alle generazioni precedenti. Sono loro i più interessati al noleggio a lungo termine per gli arredamenti, fenomeno in affermazione anche in Italia.
I motivi?
Il risparmio, sicuramente, ma anche il voler far fronte a situazioni abitative temporanee evitando sprechi in termini economici e ambientali. Una soluzione che piace e si aggiunge al credito al consumo, una leva che sostiene il comparto dell’arredo: nel 2022 i finanziamenti erogati hanno toccato quota €2,2 miliardi, +16,3% rispetto al 2021.
Cresce inoltre l’interesse verso le formule più innovative di dilazione dei pagamenti: è il caso del Buy Now Pay Later, che permette di pagare un bene in quote mensili senza interessi né costi aggiuntivi.
Queste sono alcune delle evidenze emerse dall’Osservatorio Compass dedicato alla casa e all’arredamento, pubblicato in occasione del Salone del Mobile di Milano.
Nel corso della manifestazione Compass Rent, la società di Compass Banca specializzata nel noleggio a lungo termine, sarà di nuovo a fianco di Egoitaliano, azienda di Matera produttrice di divani e poltrone, con la quale lo scorso anno era stata siglata una proficua collaborazione. Grazie ad essa, i consumatori possono infatti noleggiare un divano per 40 mesi a fronte di un canone mensile di noleggio con la facoltà, al termine del periodo, di riscattare il prodotto o di scegliere un nuovo modello.
Noleggio a lungo termine per gli arredi
Il noleggio a lungo termine per gli arredi è conosciuto da circa 1 italiano su 5 (23%), ma sono i Millennials (40%) e chi vive in affitto o comunque in un’abitazione di passaggio (31%), ad aver familiarizzato maggiormente con il servizio. Ma quando potrebbe essere interessante adottare questa formula per l’arredo? Secondo gli italiani, soprattutto in caso di sistemazioni provvisorie ed emergenziali (29%) o di affitto (26%), specialmente per la Gen Z. Per 1 neo-genitore su 4 è inoltre utile per arredare la cameretta dei bambini.
E i vantaggi percepiti? Sono tanti.
Tra questi spiccano la possibilità di risparmiare se non si vuole investire in una soluzione abitativa transitoria, di rinnovare periodicamente i complementi d’arredo (17%, con picchi del 28% tra i neo genitori) e di un generale risparmio rispetto all’acquisto (14%).
Da non sottovalutare il vantaggio “green”: per il 18% dei giovani della Gen Z, il noleggio a lungo termine è preferibile per l’impatto positivo in termini ambientali e di economia circolare: i beni, una volta terminato il noleggio vengono, infatti, rigenerati o destinati al mercato di seconda mano. I meno convinti sono, invece, gli over 75, quelli della Gen Silent, ancora legati al concetto di proprietà del bene.
Negli ultimi anni questa tendenza si sta allargando anche al settore degli arredamenti e della tecnologia per la casa. Una formula che si sta rivelando efficace anche per i produttori, che possono innovare i loro modelli di business rispondendo alle esigenze di queste nuove fasce di clientela.
Credito al consumo: crescono i volumi e le operazioni finanziate per l’arredo
Nel 2022, gli italiani hanno richiesto prestiti finalizzati per un totale di €25 miliardi, in aumento del 3,8% sul 2021: di questi, €2,2 miliardi (il 9% del totale erogato) si riferiscono proprio al settore dell’arredamento, il più dinamico in assoluto, grazie ad un sorprendente +16,3% rispetto al 2021.
Sia nelle grandi catene dell’arredamento che per gli altri distributori, sono aumentate le operazioni finanziate che hanno toccato quota 738mila (+6,6% sul 2021) con un ticket medio pari a €3.050 (+9,1%).
Il credito al consumo si conferma, quindi, fondamentale per il comparto. Lo ribadiscono anche i dealer, secondo cui, se il cliente non avesse avuto la possibilità di finanziare l’acquisto, nel 69% dei casi avrebbe rinunciato del tutto o lo avrebbe rimandato nel tempo. A questi si aggiunge un ulteriore 16%, che ritiene che, senza il prestito, l’acquisto sarebbe stato effettuato dedicando un budget inferiore.
Cresce nel comparto anche la conoscenza e l’attivazione del Buy Now Pay Later: il 13% dei rivenditori offre già il servizio e un altro 6% ha intenzione di attivarlo nei prossimi mesi.
“Il mercato del credito al consumo è in ottima salute. Nel settore degli arredamenti, il più vivace, i dati mostrano una crescita importante che testimonia la voglia degli italiani di tornare a investire sulla propria casa anche con piccoli interventi e migliorie – aggiunge Luigi Pace, Direttore Centrale Marketing & Innovation di Compass. Proprio per questo, negli ultimi anni abbiamo aggiunto ai prodotti di finanziamento “classico” PagoLight la nostra proposta di Buy Now Pay Later, per la dilazione delle spese fino a €3.000 rimborsabili in massimo 12 quote mensili. Siamo orgogliosi che il nostro lavoro possa contribuire, attraverso diverse soluzioni, alla realizzazione della casa dei sogni di molte famiglie italiane.”
Gli italiani e la casa ecosostenibile: più attenzione all’ambiente anche nella scelta degli arredi
L’ondata “green” ha investito anche l’ambito domestico e ha finito per influenzare positivamente anche le abitudini degli italiani tra le mura di casa. Risparmio energetico e sostenibilità ambientale, infatti, supportano la nostra routine casalinga a partire dalla riduzione degli sprechi di cibo, dell’acqua e dell’energia, fino alla scelta degli interventi da fare sotto il proprio tetto. Tra le soluzioni già adottate, le più diffuse hanno riguardato la sostituzione degli elettrodomestici (39%), della caldaia a gas (32%) e dei condizionatori (28%). Per quanto riguarda i nuovi progetti di efficientamento circa 1 italiano su 4 è intenzionato ad attivarsi. Come? Il 29% sta valutando l’installazione di pannelli fotovoltaici, così come il cappotto termico alle pareti esterne della propria abitazione. Il 23%, invece, intende sostituire l’impianto di riscaldamento a gas con le più efficienti pompe di calore. Interessante l’opinione dei rivenditori: poco più della metà (52%) crede che i propri clienti siano disposti a spendere una cifra maggiore per un mobile ecosostenibile rispetto alla stessa categoria di prodotto.